venerdì 31 gennaio 2014

Il motivo dell'odio verso i partiti

ERaPD



Sono lontani i tempi in cui il PD, cioè il vecchio PCI si occupava di questioni che riguardavano i cittadini, gli operai, i lavoratori in generale. Oggi questo partito è amalgamato al degrado e alla corruzione e non si occupa per nulla di problematiche urgenti, quelle cioè sentite dalla gente. Voglio dire questioni come quella Electrolux o di Bankitalia, etc.etc.
Giù le mani da Bankitalia

Schiaffo da Dambruoso

Il partito si è talmente amalgamato al degrado che è andato oltre, imbavagliando le opposizioni con una legge elettorale concordata con un pregiudicato. Per quanto riguarda la dialettica adottata dal partito, si vede subito che corrisponde a quella di attori che recitano una parte. Come dire vi prendiamo solo in giro, e non faremo mai niente per cambiare in meglio le cose. Questo partito così com’è non è in grado di modificarsi, non può auto mutilarsi, non sopravvivrebbe a se stesso, per questo non può essere innovativo. Per il cambiamento allora sono necessarie forze esterne come il M5S, non colluse con i classici partiti. Per questo motivo Beppe Grillo non può subire il ricatto di amalgamarsi con loro, invocato tanto da Renzi che dal PDL con la scusante di non voler fare le cose. Non ci si può amalgamare con questi partiti, e gli Italiani l’hanno capito. Questi partiti PDL, Scelta Civica per l'Italia, SEL, Lega Nord, sono analoghi tra loro, e recitano la farsa di un "possibile cambiamento". Il motivo della spavantosa avversione verso il nuovo, rappresentato dal M5S è così spiegato, è la paura di perdere il sistema in cui questa politica è cresciuta e si è alimentata. Non c'è giorno che non assista ad accuse al M5S in televisione e sui giornali. Questo perchè non esistono più giornali indipendenti, a parte il Fatto quotidiano. Per questo motivo, il cambiamento sarà molto difficile da attuare, è come nuotare in un mare in burrasca.